A prima vista l’Aikido si presenta come un elegante metodo di ricerca dell’equilibrio fisico e psichico mediante la pratica controllata di antiche tecniche di derivazione marziale, finalizzate alla neutralizzazione, mediante bloccaggi, leve articolari e proiezioni, di uno o più aggressori con o senza armi.

Sintesi ed evoluzione di antiche tecniche mutate dal ju-jutsu classico, dal kenjutsu (la tecnica della spada) e dal jojutsu (tecnica del bastone), l’Aikido trova la propria originalità ed efficacia in una serie di movimenti basati sul principio della rotazione sferica.

Contrariamente ad altre arti marziali incentrate sui movimenti lineari, le tecniche dell’Aikido si fondano e si sviluppano infatti prevalentemente su un movimento circolare il cui perno è colui che si difende (azione “non resistente”).

In tal modo egli stabilizza il proprio baricentro, decentra quello dell’avversario attirandolo nella propria orbita, e può sfruttare a proprio vantaggio l’energia prodotta dall’azione aggressiva fino a neutralizzarla, senza bisogno di ferirlo, ma rispettandolo.

Le armi utilizzate nell’Aikido sono: bokken (spada di legno, simile alla Katana), jo (bastone di legno) e tanto (coltello di legno).

“Arte Marziale nella quale l’estetica e l’armonia sono finalizzate alla
difesa pura e non al combattimento”

“L’Aikido non ha alcun aspetto competitivo, si può considerare Zen in movimento”

“Arte Marziale giapponese improntata alla non violenza, adatta a
tutti: uomini e donne di qualsiasi età”